All’interno del Giardino all’Inglese di Palermo, storico parco progettato dal celebre architetto Giovan Battista Filippo Basile, e dal gennaio 2020 dedicato alla memoria di Piersanti Mattarella, c’è una meravigliosa serra in ferro battuto più volte vandalizzata e abbandonata all’incuria.
Inserita all’interno di un progetto che richiamasse “l’antico giardino di delizia” doveva esser parte di un più ampio disegno, capace di emulare il giardino arabo con un linguaggio però aderente alla nuova cultura romantica testimoniando, insieme a tutte le altre opere, l’elevato livello tecnologico dell’artigianato locale.
La serra infatti, interamente progettata in ghisa e vetro, come una barca rovesciata senza una sola saldatura, impreziosiva, insieme ad altre opere (molte delle quali andate perdute), un giardino che avrebbe rappresentato e rappresenta ancora uno dei punti di ritrovo della società palermitana.
È nata così l’idea di “La Casa delle Ninfee”, un progetto di restauro, valorizzazione e mantenimento di questo piccolo scrigno definito in stretta collaborazione con gli Uffici Regionali della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali custodi dei luoghi di pregio storico e architettonico qui in Sicilia.
L’intervento di riqualificazione urbana, progettato nelle sue funzioni fondamentali insieme all’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo, allo Studio Provenzano Architetti Associati e alle restauratrici Arianna Padrut e Francesca Pagliaro, assicura il mantenimento della destinazione d’uso originaria del manufatto ed il rispetto dei suoi caratteri storico-artistici e tiene conto anche delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale.
Bruno Calandrino, rotariano, sarà il coordinatore della sicurezza del cantiere.
Maltese, azienda specializzata nel restauro architettonico e artistico di beni di interesse culturale e storico, opererà i lavori.
Ottima notizia, finalmente, dopo più di due anni!
Magari qualche purista dirà che era una serra per piante di terra e non d’acqua, ma chissene!
Mi piange il cuore solamente a sentirlo chiamare “Giardino Mattarella”, con tutto il rispetto per il compianto dott. Mattarella.
Era il “Giardino Inglese”, chiamato così perchè “all’inglese” secondo il progetto nientedimenochè di Giovan Battista Filippo Basile, purtroppo “restaurato” tanti anni fa in maniera ignobile, con strade in cemento/mattoni, nel tipico verso palermitano…
Ora è un giardino “alla palermitana”…mah, magari lancerà un nuovo stile 🙂
e invece la fontana , credo sia del civiletti , in perenne restauro? Non so ormai da quanto tempo sia chiusa ,ingabbiata e nascosta alla vista della gente.
Al via i lavori al Giardino Inglese!
Tra pochi giorni sarà aperto il cantiere e chiuso al pubblico per un anno.
Sarà rimossa (finalmente!) l’attuale pavimentazione con una in terra battuta; sarà restaurato (finalmente!) tutto il gruppo scultoreo e realizzato un impianto di illuminazione ad alta efficienza energetica; sarà installato l’impianto wi-fi e di videosorveglianza; sarà previsto un percorso tattile per le persone ipovedenti.
Novità anche per l’area giochi, per le quali ci sarà un avviso pubblico; quest’ultima cosa mi lascia però perplesso, in quanto a novembre scorso la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali ha dato parere negativo alla permanenza.
Il progetto, avviato a marzo 2022, ha consentito l’inserimento da parte del Ministero del giadino tra i parchi storici da tutelare e il finanziamento con i fondi europei del NextGeneration Eu.
Difatti quei giochi c’entrano ben poco con il parco. Altrove non mi sembra di aver visto parchi del genere in centro città.
Penso che le serre di Palermo come a Villa Giulia, Villa Trabia, Giardino Inglese e naturalmente Orto Botanico possano costituire nel loro insieme un vero e proprio itinerario turistico anche molto attraente.
Occorrerebbe una progettualità da parte del comune e della regione. Ma forse sogno.
Riporto una grande notizia: oggi sabato 18 maggio 2024 alle ore 10,30 viene inaugurata la serra.
Operazione di recupero frutto della “testardaggine” di una organizzazione onlus che restituisce così alla città un pezzetto della sua straordinaria normalità.
Finalmente possiamo chiudere un post con l’annuncio “Fatto!”, quello vero, non per la solita passerella politica.
Complimenti alla Casa delle Ninfee, solo a loro!